DUE RECENTI DECISIONI DELLA CASSAZIONE HANNO RIMESSO MANO ALLA QUESTIONE DEL MOMENTO IN CUI VIENE A CESSARE IL DIRITTO DEL FIGLIO AL MANTENIMENTO. L’UNA (9 DICEMBRE 2024 N. 31564) RELATIVAMENTE AD UN IPOTESI IN CUI L’INTERESSATO ERA FUORI CORSO ALL’UNIVERSITÀ DA VARI ANNI, NON SVOLGENDO PIÙ ALCUN ESAME, L’ALTRA (CASS. 9 DICEMBRE 2024 N. 31555) DI UNA RAGAZZA CHE, PUR LAUREATA, PER PROBLEMATICHE FISICHE, NON RIUSCIVA A RINVENIRE FACILMENTE UN’ATTIVITÀ LAVORATIVA
La determinazione nel momento della cessazione dell’obbligo di mantenimento per i figli è una delle problematiche più dibattute in dottrina e giurisprudenza e cioè come possa determinarsi in modo univoco e certo, il momento in cui viene a cessare l’obbligo di contribuzione da parte dei genitori.
La problematica nasce dalla genericità della norma che statuisce come l’obbligo viene a cessare allorché il figlio maggiorenne divenga autonomo ovvero la mancata autonomia sia a lui imputabile.

NON ESCLUDE IL REATO LA CIRCOSTANZA CHE L’INTERESSATO VIVA NELL’ABITAZIONE COMUNE MA È SUFFICIENTE COME CHI CARPISCA LA VOCE ALTRUI NON SIA PARTECIPE AL DIALOGO
La sentenza n. 39550 emessa il 28 Ottobre 2024 dalla Corte di Cassazione è singolare almeno sotto due aspetti.
Da un lato in quanto si pone in contrasto con altre decisioni della Cassazione sullo stesso tema.
Secondariamente perché le parti del processo sono una donna magistrato particolarmente gelosa (con ragione) del marito medico anestesista.

CODICE ATECO 96.99.22, ESCORT, SEX WORK: TASSAZIONE, ASSISTENZA SANITARIA E PENSIONE

Il 01/04/2025 è entrato in vigore il nuovo codice Ateco 96.99.22 che viene riferito esplicitamente a “Servizi di incontro ed eventi simili”.

In sostanza ora è consentita l’apertura di una partita Iva da parte di lavoratrici del sesso (maschi e femmine), non senza rilevanti polemiche e critiche anche in ambito giuridico.
Il problema, si pone non tanto da un punto di legittimità, in quanto la prostituzione non è considerata illecito sotto alcun profilo, quanto per ciò che riguarda la mancata regolamentazione della materia per la quale lo Stato italiano si è sempre astenuto dopo l’emanazione della Legge Merlin.

La Corte d’Appello di Venezia il 04/07/2023 in parziale riforma della sentenza del Tribunale di Rovigo, pur assolvendo l’imputato dal delitto di danneggiamento della autovettura della ex compagna, tuttavia confermava la condanna per gli atti persecutori, in anni uno e mesi due di reclusione oltre il risarcimento ad una congrua provvisionale.
La Cassazione Penale con decisione n. 27453 depositata il 10/07/2024 confermava la decisione rigettando il ricorso del responsabile

La questione nasceva dalla circostanza per la quale entrambi i coniugi avevano costruito con denaro comune un fabbricato su un terreno di proprietà di uno solo di essi.
Il terreno era pervenuto all’altro coniuge mediante la successione paterna.
La moglie riteneva che, essendo i coniugi in comunione dei beni, il fabbricato dovesse ritenersi di proprietà al 50% e quindi fosse autorizzata a disporre del bene per la propria quota.

Pubblicazioni Avv. Maurizio Bruno

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